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Un Tirreno da oscar

05-06-2005
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Sono i paradisi delle vacanze, le pietre miliari delle nostre coste e la loro regina quest'anno è Castiglion della Pescaia in Toscana seguita da Cinque Terre, Bosa, Isola del Giglio, Otranto, Portovenere, Arbus, Noto, Tropea e Pollica Acciaroli e Pioppi. Sono questi i dieci comuni, le dieci località balneari in vetta alla classifica della Guida Blu 2005 di Legambiente edita dal Touring Club Italiano. Hanno ottenuto il massimo riconoscimento conquistando le ambite cinque vele di Legambiente. Dieci località che rappresentano il meglio delle nostre coste non solo per la qualità del mare e la meraviglia del paesaggio, ma perché hanno saputo coniugare una corretta gestione del territorio a interventi e politiche in linea con il rispetto dell'ambiente e una buona funzionalità dei servizi. Tanti i parametri di selezione che le dieci vincitrici hanno dimostrato di coniugare perfettamente con il fascino di un mare cristallino e di terre incontaminate. Le migliori spiagge italiane hanno superato 128 prove, quanti sono gli indicatori di qualità presi in considerazione dagli esperti della Guida Blu.

La Guida Blu 2005 è stata presentata oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente, Michele D'Innella, direttore editoriale del Touring Club Italiano e Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente oltre ai Sindaci delle dieci località premiate con le cinque vele. E' quello di oggi il primo appuntamento tutto dedicato al mare, che sarà al centro dell'attenzione in "Park life" il primo salone dei parchi e del vivere naturale alla Fiera di Roma dal 26 al 29 maggio che s'incontra anche con il tradizionale week-end di volontariato per rendere più pulite le nostre spiagge. "Spiagge e Fondali" puliti di Legambiente torna in centinaia di località d'Italia il 28 e 29 maggio.

Quest'anno sembra proprio essere "un Tirreno da Oscar" visto che ben sei fra le prime dieci classificate si affacciano tutte sullo stesso lato del Bel Paese. Insieme alla numero uno, Castiglion della Pescaia, al secondo posto si riconfermano infatti le Cinque Terre. Al quarto e al sesto due "new entry": la toscana Isola del Giglio e la ligure Portovenere. Si aggiungono ai big del tirreno la calabrese Tropea che si mantiene stabile al nono posto e Pollica, la perla del Cilento, che conquista il decimo. Nella classifica delle "magnifiche dieci" la Sardegna vede premiate quest'anno Bosa e Arbus (terza e settima), Otranto invece è quinta mentre Noto, unica siciliana, quest'anno dà il cambio a Lampedusa ed è ottava.

La Guida Blu 2005 (312 pagine a colori, 300 foto, disponibile in libreria a 18 euro e nelle pagine di Legambiente Bazar) accanto alla top dieci, riporta altre 247 località balneari - con giudizi che vanno da una a quattro vele - e descrive ben 311 spiagge e le indicazioni per raggiungerle.

Da quest'anno inoltre completano il volume due grandissime novità: una sezione interamente dedicata allo snorkeling, l'attività di esplorazione dei fondali marini più semplice che ci sia, fatta solo con l'uso di pinne, maschera e boccaglio; una selezione completa e particolareggiata dei luoghi dove praticare snorkeling, un elenco di ben 100 itinerari per quanti vorranno darsi da fare a scoprire le bellezze che il mare racchiude senza il bisogno delle bombole. E poi ancora una sezione davvero unica dedicata alle Grotte marine, un piccolo estratto di un grande lavoro di censimento realizzato lungo i nostri litorali dal Ministero dell'Ambiente che ci porta a scoprire questi tesori delle nostre coste. Spesso intarsiate come scrigni nelle rocce, le grotte marine custodiscono atmosfere incontaminate e offrono panorami suggestivi. Legambiente ha scelto quelle più accessibili e più affascinanti fornendo preziose indicazioni per raggiungerle e visitarle in totale sicurezza.

Come tradizione uno spazio importante è occupato dal Pescaturismo, con l'elenco di 50 cooperative dedite a questa attività emergente. Non manca l'elenco degli alberghi per l'ambiente, strutture ricettive che hanno sottoscritto un impegno con Legambiente per migliorare le loro performance ambientali: quasi 50.000 posti letto sparsi lungo la penisola, un numero considerevole che testimonia una volontà ormai diffusa di caratterizzare anche l'iniziativa turistica privata in chiave ambientale.

"Gli amministratori e gli operatori turistici - ha commentato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - in tanti casi hanno finalmente acquisito una maggiore consapevolezza dell'importanza del miglioramento ambientale, anche ai fini di uno sviluppo durevole e davvero sostenibile. Per questo con il passare degli anni le vele di Guida Blu sono divenute un ambito riconoscimento in grado di spronare imprenditori privati e pubblici amministratori ad aumentare la qualità dei propri interventi e targare il proprio operato in chiave ambientale. Ma soprattutto Guida Blu di Legambiente - ha aggiunto Della Seta - dimostra che il modo migliore per incentivare turismo ed economia è figlio del connubio tra cultura, tradizioni, enogastronomia, bellezze naturalistiche e paesaggistiche. Un turismo soft, rispettoso, sostenibile, in grado di trasformarsi in volano per il sistema Italia. Questa nuova edizione 2005 di Guida Blu - conclude Della Seta - vede crescere il numero di località passate in rassegna, riuscendo così a proporre qualche spiaggia in più e qualche nuovo indirizzo per il pescaturismo."

"Con questa guida - afferma Michele D'Innella, direttore editoriale Touring - il Tci e Legambiente realizzano per il quinto anno consecutivo uno strumento di grande valore educativo volto a diffondere la cultura del rispetto per il nostro patrimonio ambientale. Una cultura propria di entrambe le nostre associazioni che, pur con storie diverse, si oppongono al degrado delle coste e promuovono un modello di sviluppo sostenibile, rispettoso in egual misura delle esigenze dei turisti, dell'ambiente e delle comunità ospitanti. Coerentemente con i nostri obiettivi e le nostre competenze, infatti, questa Guida Touring unisce alla valutazione delle acque e delle spiagge effettuata dalla Goletta Verde l'analisi e la descrizione complessiva dell'ambiente, dei beni culturali, del paesaggio, della cultura enogastronomica e artigianale - in breve, degli attrattori turistici - delle località segnalate. Affinché tra le componenti di una vacanza ci sia non solo il piacere di nuotare in acque pulite ma anche quello di contemplare un paesaggio integro, di visitare un antico borgo, di gustare i sapori e le tradizioni del mare".

La Guida Blu è frutto del lavoro svolto da Goletta Verde durante i suoi anni di navigazione ma anche del patrimonio di conoscenze delle centinaia di gruppi locali di Legambiente. Nasce nel 1996, come Ecosistema Vacanze, un dossier di Legambiente che valuta le località costiere italiane coniugando i parametri propriamente turistici con indicatori della qualità ambientale. L'intento è quella di restituire la gradevolezza delle località, premiando quelle dove il confort meglio si fonde con l'autenticità. Non solo mare pulito, quindi, ma anche ambiente tutelato e qualità dell'offerta, dai servizi alle strutture ricettive, dall'interesse del centro storico all'offerta enogastronomia. La svolta però risale al 2001, con l'incontro con il Touring Club Italiano. Per la guida di Legambiente è il grande passo: diventa l'attuale Guida Blu e conquista un posto in libreria accanto alle grandi pubblicazioni del Touring.

E' bene specificare che tutte le località prese in considerazione hanno totalizzato un punteggio superiore alla sufficienza: come dire che ognuna delle 250 località presenti nella Guida Blu merita di essere scelta come meta per una vacanza più o meno breve, per una gita durante il fine settimana o almeno per una visita di passaggio.

Il giudizio attribuito a ciascuna località, dalle 5 vele assegnate alle dieci migliori fino a 1 vela, è il frutto di valutazioni ricche ed approfondite. I parametri presi in esame sono suddivisi in 15 classi: paesaggio naturale, costiero e urbano, qualità del costruito, vivibilità, pressione e servizi turistici, gestione della mobilità, dei rifiuti e delle acque, politiche di sostenibilità, balneabilità, contesto storico-culturale, qualità dei fondali, accessibilità per i disabili. In due parole si confrontano, da una parte, la qualità dei servizi ricettivi e, dall'altra, la qualità ambientale del territorio del Comune. Così, vi possono essere località naturalisticamente più significative delle dieci premiate con le 5 vele, ma che non offrono servizi turistici di eccellenza. Come ve ne sono con strutture ricettive impeccabili dove, però, il territorio marino e costiero è stato più o meno gravemente compromesso. Complessivamente gli indicatori considerati sono 128, provenienti dalle banche dati di Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero della Salute, Enit, Touring Club Italiano, Enel, Istituto Ambiente Italia e naturalmente da Legambiente. A ciascun Comune è stato assegnato un punteggio da 1 a 100, poi sintetizzato nell'assegnazione delle vele. Ogni località presa in esame è corredata da una dettagliata cartografia e da ampie, inedite descrizioni di carattere storico-artistico curate minuziosamente dal Touring.

Ma torniamo alle motivazioni che hanno determinato il riconoscimento delle cinque vele da parte di Legambiente per il 2005.

Castiglion della Pescaia (Grosseto)
Vince soprattutto per i progetti di valorizzazione e conservazione della fascia costiera, per la salvaguardia degli arenili, della pineta litoranea e della qualità delle acque di balneazione. Si muove anche sul fronte delle energie rinnovabili. Il progetto di totale recupero del centro storico inoltre va di pari passo con la mobilità sostenibile e la razionalizzazione del trasporto pubblico lungo il litorale.

Cinque Terre (La Spezia)
Secondo posto per i cinque paesini (Monterosso al mare, Vernazza, Coniglia, Menarola e Riomaggiore) arroccati su speroni di pietra che si affacciano sul mare. Rappresentano un caso esemplare di valorizzazione del territorio unito a uno sviluppo del turismo in armonia con la tutela dell'ambiente. Da qualche anno, infatti, le Cinque Terre si possono considerare a buon diritto la punta di diamante del sistema delle aree protette italiane, un modello all'avanguardia per tutto il settore.

Bosa (Nuoro) e Arbus (Cagliari).
Arrivano in quest'ordine le due località sarde a cinque vele, tutte di grande fascino naturalistico. Consistenti però anche gli interventi delle amministrazioni locali. Ad Arbus, le famose dune bianche di Piscinas sono oggetto da parte dell'amministrazione comunale di un progetto di salvaguardia della fascia costiera, mentre a Bosa, sono state portate avanti iniziative di tutela ambientale della costa, oltre a investimenti dell'Amministrazione Comunale per la salvaguardia dell'areale del grifone.

Isola del Giglio (Grosseto)
Un passo in avanti per l'isola che quest'anno ottiene le 5 vele. In rilievo l'ottima qualità delle acque e la bellezza dei fondali marini. Nei 27 Km di costa possiamo trovare infatti numerose calette ed insenature ancora intatte e raggiungibili solamente in barca (ed alcune anche con apposita sentieristica a piedi) in cui è possibile effettuare delle interessanti immersioni. Molto importante è l'abbandono del progetto faraonico e non sostenibile dal punto di vista ambientale, del porto proposto dall'Amministrazione precedente. Rilevanti i progetti di valorizzazione delle produzioni di qualità e il provvedimento che limita lo sbarco di autovetture nei mesi estivi. Miglioramenti anche nel ciclo delle acque e in tema "rifiuti" attraverso l'incremento della raccolta differenziata e la realizzazione di campagne di sensibilizzazione.

Otranto (Lecce)
Perde qualche posto ma si conferma anche per quest'anno nelle prima dieci posizioni. Salvaguardia della costa, lotta alle concessioni demaniali "selvagge" con l'adozione di un piano coste come variante al PRG (Piano regolatore generale). Ennesimo ricorso vinto contro la costruzione di un villaggio turistico a Sud di Otranto, nonostante i pareri positivi della Regione Puglia e della Soprintendenza.
E' tra i comuni più attivi per l'istituzione del Parco marino costiero Otranto Santa Maria di Leuca. Uno speciale vincolo che equipara la costa gariga alle zone pinetate impedendo l'edificazione.

Portovenere (La Spezia).
Portovenere sale qualche posto in classifica e ottiene quest'anno per la prima volta il massimo riconoscimento. Paese antico incastonato nella roccia scura, costituisce un quadro armonico con il suo Castello Doria, la chiesa di San Lorenzo e quella di San Pietro a picco sul mare. E poi le isole: Palmaria, l'isola del Tino e lo scoglio del Tinetto. Il tutto si inserisce nel contesto del nuovo Parco Regionale Naturale di Portovenere con l'allegata area marina protetta che regolamenta l'uso del territorio pur favorendo un utilizzo e fruizione non ingessante. La sfida del territorio è promuovere all'interno del Parco le produzioni tipiche e sostenibili legate al mare ad esempio mitili e ostriche.

Noto (Siracusa)
Sale di qualche posto in classifica l'unica Siciliana nella rosa delle dieci e ottiene per il primo anno le 5 Vele. Noto, paese circondato da un territorio immerso in una natura spettacolare gode della presenza della Riserva Naturale dei Vendicari, una delle zone umide più rappresentative d'Europa. E' conosciuta nel mondo per il suo straordinario impianto barocco e per la sua bellezza ed unicità è stata dichiarata "Patrimonio dell'Umanità" dall'UNESCO. Negli ultimi anni sono nate circa una sessantina di strutture, tra agriturismi e masserie e con l'appoggio della Regione Sicilia nel marzo di quest'anno è stato inaugurato il Treno Barocco a vapore, composto da tre carrozze storiche e come ammiraglia la mitica locomotiva 740.244, che per 40 anni ha fatto la storia della tratta ferroviaria Siracusa - Licata.

Tropea (Vibo Valentia).
Al nono posto tra le cinque vele, Tropea vanta uno scenario naturale splendido, fatto di falesie, macchia mediterranea, spiaggia bianchissima. Centro turistico internazionale di alto livello ricco di un patrimonio storico-culturale di notevole interesse. Tropea riceve il riconoscimento delle 5 Vele per il quinto anno consecutivo, segnale di un percorso, ormai stabilmente intrapreso dagli amministratori, che va verso uno sviluppo che prevede rispetto per l'ambiente e gestione condivisa di servizi e strutture ricettive perfettamente integrate.

Pollica, Acciaroli e Pioppi (Salerno)
Il decimo posto in classifica va a Pollica, con le località costiere di Acciaroli e Pioppi. La spiaggia di Pollica è situata all'interno del Parco Nazionale del Cilento, ma oltre al grande interesse naturalistico dell'area e alla bellezza del centro abitato, immerso nel verde della collina, la Guida Blu premia quest'anno la qualità dei servizi. In particolare, lo sviluppo della raccolta differenziata e quello dei servizi per portatori di handicap.
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